domenica 28 giugno 2009

Storia del Brescia Calcio





1905 La storia del calcio a Brescia ha inizio nel Maggio di quest'anno, grazie a cinque operai inglesi dello Stabilimento Tempini che, durante la pausa di lavoro, sul terreno di Campo Fiera, si divertivano a calciare una sfera di cuoio.


Una vera novità per quei tempi, visto che a Brescia lo sport più seguito e praticato era la ginnastica. La curiosità ed il "coraggio" di sfidare gli inglesi in questo gioco, allora per noi sconosciuto, frutterà ai giovani bresciani quell' "aggeggio" che sarà tramandato per molte generazioni. Gli inglesi, infatti, prima di ripartire per l'Inghilterra, regalano il loro "pallone" a coloro che ne sono rimasti affascinati.

1907 Dopo due anni si comincia a fare sul serio. Pur con qualche difficoltà, vengono infatti definiti i vari ruoli e le nuove regole.


I fratelli Vielmi ed i loro compagni fondano la prima società di calcio bresciana: la "Forti e liberi" composta da Cremasco (Trinca), Carrera e Ponti, Bonomi, Vielmi B.e Maraglio, Magri, Vielmi G., Guidetti, Zamboni e Vielmi Luigi; allenatore Ettore Bacchelli.
Cognomi sconosciuti, ora dimenticati, a cui si devono il merito e l'onore di aver dato vita alla storia del nostro amato Brescia.


1908 La "Forti e liberi" milita nel campionato lombardo di terza categoria dove, fra le altre, gioca anche l' "odiata" Atalanta ( allora "Ginnastica e Scherma Bergamasca").
E proprio a Bergamo si gioca la prima partita, purtroppo per noi con esito disastroso. Il risulatato (10 a 0 per i "cugini") provoca la reazione della nostra tifoseria che, dopo aver incoraggiato ed osannato i giocatori bresciani alla partenza della temibile trasferta, li aspetta inferocita al ritorno, per vendicare l'onta della sconfitta.
In questo, da allora, il tifo bresciano non è più cambiato. Anche oggi, infatti, ogni vero tifoso bresciano pretende il massimo dai suoi atleti e non accetta (nè sopporta) chi non rispetta la sua atavica mentalità di "guerriero".
E' cambiato, purtroppo, il mondo dei calciatori, che allora dovevano autofinanziarsi per sopperire anche alle spese della loro società.
Sulle ali dell'entusiasmo e dell'interesse creati dalla "Forti e liberi", si formano altre società di calcio, fra cui la "Gimnasium" e la "U.S.Bresciana".
Viene organizzato un torneo interregionale a cui partecipano anche squadre come il "Milan", l"Hellas" di Verona e la "Forti e liberi". Le partite si disputano sul campo di Piazza d'Armi.





1910 In quest'anno, dalla fusione tra la "Forti e liberi" ed il "Club Sportivo Brixia", nasce la società "Vittoria" che partecipa al campionato lombardo e lo vince.

1911 Avviene l'ultima fusione si arriva così alla fondazione del "Brescia Foot Ball Club", che eredita il meglio di ogni società bresciana.
Si "costruisce" il primo campo sportivo in via Milano, che viene poi sostituito da quello in via Cesare Lombroso; da lì si passa a giocare allo Stadium di Viale Venezia e, per finire, al nostro Stadio Rigamonti di Mompiano.

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